fonte: Il Giornale di Vicenza - 14 novembre 2012
Il “Nostrano del Brenta”, che per secoli era stato il vanto dei
tabacchicoltori della Vallata, torna a risplendere grazie a
un'operazione commerciale arrivata a buon fine dopo un lavoro di
ricerca, di richiesta di autorizzazioni, di sollecitazioni di fondi
pubblici e di burocrazia durato sette anni. Quella varietà di tabacco
che aveva permesso ai valligiani di sopravvivere con la vendita
obbligata al Monopolio ma anche con il contrabbando, viene trasformata
in sigaro dal Consorzio Tabacchicoltori di Bassano del Grappa, diventato
“Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa di Bassano del Grappa,
Castelfranco Veneto e Noventa Vicentina”. Nella sede del Consorzio, a
Campese, è stata inaugurata la nuova filiera produttiva. Alla cerimonia
hanno presenziato, accanto al presidente del Consorzio, l'avv. Sergio
Martinelli, il presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato,
l'assessore regionale Roberto Ciambetti, l'europarlamentare Sergio Berlato, il sindaco Stefano Cimatti e il
responsabile del Gruppo Maccaferri, per il settore della manifattura
tabacchi, Pietro Tamburini. Quest'ultimo nel suo intervento ha spiegato
che l'obiettivo è vendere 500 mila pezzi del nobile sigaro già nel 2013.
Nel suo intervento inaugurale, Sergio Martinelli ha tracciato la
storia del tabacco in Valbrenta, da quel 26 agosto del 1763, anno in cui
la Serenissima concessi per la prima volta il privilegio di coltivare
l'erba regina, antico nome usato per il Tabacco Nostrano del Brenta. Il
presidente ha ricordato che il Tabacco Nostrano divenne il sigaro per
eccellenza fumato nelle corti dei Dogi veneziani. Un cenno è andato alla
nascita del Consorzio Tabacchicoltori, nel 1939, ad opera di sedici
coraggiosi agricoltori campesani. Martinelli ha quindi raccontato come è
nato il progetto del “Doge”, «primo sigaro di una famiglia che nel
tempo andrà a completarsi, risultato di un progetto partito sette anni
fa dall'intuizione del nostro compianto e mai dimenticato direttore
Ampelio Pizzato, un prodotto di altissima qualità e di altrettanto alto
carattere storico». Un grazie è stato rivolto «a tutte quelle persone
che, nel corso degli anni, non hanno mai smesso di credere in questo
progetto a cominciare dai soci e dai collaboratori del Consorzio, dagli
agronomi e dagli altri consulenti». Nel progetto, un ruolo importante lo
ha avuto anche la Regione Veneto. «Posso annunciare con orgoglio - ha
concluso Martinelli al termine dell'inaugurazione - che oggi è nata una
nuova manifattura e che da questo mese il “Doge” verrà finalmente
distribuito nelle tabaccherie, inizialmente del Triveneto, e poi del
resto d'Italia». In occasione dell'inaugurazione della Nuova Manifattura
di Bassano e della presentazione dell'antico Sigaro Nostrano del
Brenta, la Bortolo Nardini ha voluto festeggiare l'evento di Campese
abbinando al sigaro Nostrano la sua grappa ambrata più pregiata, la
Riserva 15 anni. L'incontro tra le due secolari produzioni, ha dato la
possibilità ai barman bassanesi Gianluca e Andrea Camazzola, fratelli e
titolari di Palazzo delle Misture, di ideare “Nostrano”, un particolare
cocktail nato dalla infusione del tabacco di Campese nella grappa Riserva Nardini. G.C.
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