fonte: Il Gazzettino - Roberto Lazzarato
La cultura per superare le barriere campanilistiche. Primo importante passo a Palazzo Guarnieri verso l'unificazione, almeno sotto l'aspetto culturale, della Valbrenta.
Il consiglio ha approvato all'unanimità lo schema di convenzione per l'istituzione e la gestione della Rete Museale Canal di Brenta, tra i comuni di Cismon, Valstagna, San Nazario, Campolongo, Solagna, Pove e apertura anche alle realtà montane di Romano e Bassano, «con l'obiettivo di favorire l'attivazione - ha spiegato il presidente Luca Ferazzoli - e lo svolgimento coordinato di funzioni e servizi volti alla valorizzazione dei musei e dei siti di pregio culturale del territorio, in un'ottica di collaborazione ed integrazione».
Capofila della convenzione e riferimento per tutto il territorio è stato individuato il museo Canal di Brenta, a Valstagna.
Obiettivi comuni della Rete sono la tutela, riorganizzazione, qualificazione e potenziamento del patrimonio delle singole strutture museali, del paesaggio e dei luoghi di pregio, al fine di garantire una migliore e più congrua fruizione; divulgare la conoscenza, promuovere e valorizzare il patrimonio dei musei aderenti; interagire e collaborare con altre reti; creare collegamenti con il mondo scolastico e con operatori economici e turistici e altre istituzioni culturali e scientifiche, per uno sviluppo qualitativo del turismo scolastico e culturale.
La Rete museale avrà anche il compito di promuovere forme di cooperazione con soggetti privati e pubblici.
La struttura organizzativa prevede tre comitati: quello direttivo, con funzioni deliberative, composto dal presidente e dai rappresentanti dei soggetti convenzionati e dal direttore della Rete; e due comitati, Scientifico e delle Associazioni, con funzioni consultive.
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